giovedì 16 novembre 2017

[D] Gli elementi della tuta alare

Oggi siamo qua per capire quali siano i veri protagonisti che permettono la sospensione in volo del corpo umano, figura che di base, non si presta ad essere la più aerodinamica tra tutte.



La portanza è la componente delle forze aerodinamiche diretta perpendicolarmente rispetto al corpo stesso e orientata verso l'alto (in poche parole, ciò che consente a un corpo di volare) e qualsiasi cosa che abbia il minimo intento di essere sospeso per aria deve tenere conto di questa. Da un punto di vista strutturale quindi, aerodinamico e propulsivo, una tuta alare dovrà essere composta da elementi leggeri ma allo stesso tempo resistenti. 

Il Poliammide: Il vero protagonista dell'articolo di oggi è lui, ossia una macromolecola artificiale dotata di caratteristiche meccaniche che conferiscono peso specifico non troppo elevato e in rapporto una buona resistenza. La tuta è integralmente formata da questi tipi di composti che si richiudono, formando strati, che lasciano in mezzo uno spazio addetto ad accogliere l'aria proveniente dalla caduta. 
Inserendo quindi dei fori (sotto le ascelle e all'altezza dell'inguine) nel momento in cui l'atleta/militare si ritroverà in presenza di vento relativo potrà accogliere il flusso all'interno della tuta che assumerà la forma di uno o più profili alari con relativi angoli di apertura di gambe e braccia. 

Altri componenti dell'oggetto tendono semplicemente a ottimizzare l'esperienza di volo, troviamo parti elastiche che permettono la giunzione di più parti e sono in grado di resistere alle condizioni di volo e sistemi aerodinamici di bloccaggio che consentono al flusso di essere indirizzato dove questo risulta essere più utile. 





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